Celebrity Networth, un magazine online che fa i conti in tasca ai vip, ha pubblicato un articolo, a firma di Brian Warner, intitolato “Immaginate di guadagnare duemila dollari al giorno per una cosa che avete fatto trent’anni fa: è quello che succede a Sting”.
Dentro il pezzo si racconta la storia dei diritti d’autore della canzone “Every breath you take” una delle canzoni più famose dei Police, contenuta nel cd Synchronicity, l’ultimo disco pubblicato dal gruppo e uscito nel 1983.
L’unico a guadagnarci ogni volta che la canzone viene utilizzata è Sting, leader e cantante della band. Secondo una stima, la canzone ha reso tra i 20 e i 40 milioni. Prendendo come riferimento la cifra “più bassa”, quindi 20 milioni di dollari, si tratta di 730 mila dollari l’anno, ovvero duemila al giorno.
Warner racconta che il chitarrista Andy Summers nel 1982 aveva appena litigato con Sting quando improvvisò alla chitarra un riff che si avvicinava molto a quello che sarebbe poi stato registrato per “Every breath you take”, il cui testo era stato ideato da Sting.
Racconta Summers che “avevamo registrato solo la batteria e un accordo di chitarra classico ma non ci mettevamo d’accordo su come farla; stavo lavorando su questo riff: quando Sting mi disse “fanne quello che vuoi”, ce lo misi dentro”. Stewart Copeland, il batterista, ha raccontato che Sting aggiunse anche: “basta che mi lasci i miei fottuti diritti“. Anche Copeland compose e registrò la propria traccia: ma né lui né Summers fecero pressioni per essere accreditati come autori della canzone, che venne attribuita a Sting come la maggior parte delle canzoni del disco.
Nessuno poteva immaginare l’incredibile e duraturo successo che avrebbe avuto la canzone.