Dopo l’approvazione degli articoli del Bilanico, l’Assemblea regionale siciliana ha ripreso i lavori avviando la discussione sulla legge di stabilità, o Finanziaria. Il clima è ancora teso. Per cercare di trovare un’intesa almeno nella propria maggioranza, il presidente della Regione Rosario Crocetta, prima dell’inizio della seduta, ha convocato gli alleati in una riunione a porte chiuse.
“Fanno soltanto finta di parlare di Finanziaria – attacca il leader dell’opposizione di centrodestra, Nello Musumeci – in realtà parlano soltanto di rimpasto”.
Intanto, per recuperare altri 100 milioni di euro a copertura del fondo per i residui attivi, misura suggerita informalmente dal commissario dello Stato per mettere in sicurezza i conti pubblici rispetto a entrate incerte, l’assessore all’Economia Luca Bianchi sta lavorando a ulteriori tagli ad alcuni capitoli di bilancio. “Non abbiamo scelta”, dice Bianchi prima di riunirsi nell’ufficio della commissione Bilancio assieme al suo staff e ai funzionari dell’Ars. Ma l’assessore dovrà trovare anche le risorse per finanziare le misure proposte dall’opposizione ieri in un vertice con il governatore Crocetta e apprezzate dal presidente: vendita borghi rurali, fondi alle Province per il trasporto dei disabili, contratti di solidarietà per le piccole e medie imprese, sostegno ai comuni con meno di cinque mila abitanti, mobilità per il personale dell’Istituto per l’incremento ippico.
Un pacchetto delle opposizioni che al presidente Crocetta serve soprattutto per conquistare il consenso di un’altra parte dell’Aula.