Circa quattrocento operai della Fiat e dell’indotto, secondo i sindacati, hanno partecipato all’assemblea convocata da Fim, Fiom e Uilm davanti ai cancelli della fabbrica a Termini Imerese per riaccendere i riflettori sulla vertenza che coinvolge circa mille lavoratori tra diretti e indotto in cassa integrazione in deroga fino a giugno.
Due gazebo sono stati allestiti nel piazzale antistante lo stabilimento siciliano del Lingotto, chiuso da due anni, dove da questa mattina è in corso un presidio permanente degli operai. I lavoratori temono che senza una soluzione concreta per il rilancio del polo industriale termitano, entro sei mesi, l’alternativa saranno i licenziamenti di massa, come già avvenuto dal primo gennaio scorso per 174 addetti delle aziende Lear e Clerprem, che per Fiat producevano sedili e imbottiture.