Colpo di scena a Palazzo Madama. Il Senato vota contro e ribalta il parere della Commissione Affari costituzionali, che, appena due ore prima. aveva bocciato i presupposti di costituzionalità del Dl sugli Enti Locali, in cui sono contenute le norme cosiddette “Salva Roma”.
159 i no, solo 11 i sì e via libera, dunque all’iter parlamentare, e all’esame del testo da parte delle commissioni, del Dl 30 dicembre 2013 n.151, nato da una costola del Milleproroghe.
E proprio la presenza di parti del Salva Roma all’interno del provvedimento avevano causato lo stop da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si era rifiutato di apporre la propria firma prima della sosta natalizia.
In materia di Tasi-Imu, invece, una nota diffusa da Palazzo Chigi annuncia che il governo “ha deciso di presentare un emendamento al decreto Enti Locali così definito: ai Comuni sarà concessa per il 2014, esclusivamente allo scopo di deliberare a favore delle famiglie e dei ceti più deboli ulteriori detrazioni rispetto a quelle già previste dalla legge di stabilità, la possibilità di decidere un incremento delle aliquote al di sopra dei massimi attualmente consentiti. Tale incremento, che non comporterà alcun aumento della pressione fiscale, sarà compreso tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille complessivo e i Comuni saranno liberi di decidere come ripartirlo tra le diverse basi imponibili”.