Restano ancora molto poco confortanti i dati sui giovani italiani che lasciano i banchi di scuola. Secondo l’Istat, infatti, nel solo biennio 2011/12, sarebbero quasi ottomila gli alunni che hanno abbandonato gli studi, il 17,6% contro i 12,7% della media europea.
L’Italia è infatti ai primi posti in Ue per la dispersione scolastica, questo il nome tecnico del fenomeno. Peggio (molto) di noi fanno solo Portogallo, Malta e Spagna, con percentuali superiori al 20%, mentre l’obbiettivo fissato da Bruxelles per il 2020 è intorno al 10%.
I giovani, dunque, credono sempre meno nella scuola. Un dato di fatto, questo, a cui tenta di opporsi il governo, con una misura che prevede un finanziamento di 11,4 milioni di Euro nel 2014, da investire nelle zone a più alto tasso di abbandono.