Agrigento, la Tac è rotta dal 23 dicembre | L’Asp apre due inchieste sul “San Giovanni di Dio”

di Redazione

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Agrigento, la Tac è rotta dal 23 dicembre | L’Asp apre due inchieste sul “San Giovanni di Dio”

| domenica 05 Gennaio 2014 - 12:29

L’Asp di Agrigento vuole vederci chiaro, aperte due inchieste sull’ospedale “San Giovanni di Dio”. Le indagini intere riguardano il caso di una mamma che ha avuto una emorragia cerebrale dopo il parto, quello di un uomo di 65 anni morto in seguito ad aneurisma della aorta toracica, entrambi non hanno potuto essere sottoposti ad analisi per il guasto che ha reso impossibile fare ricorso alla Tac.

A darne notizia è stato il direttore sanitario aziendale dell’ospedale di Agrigento, Alfredo Zammuto, durante una conferenza stampa. Inchieste che vanno ad aggiungersi a quelle della Procura. “Martedì verranno consegnati all’Asp, per la loro valutazione, i relativi dossier – ha aggiunto Zammuto – e poi saranno trasmessi all’assessorato regionale per i chiarimenti che ci sono stati richiesti”.

“I due casi non hanno un legame diretto – ha spiegato Antonello Seminerio, direttore sanitario del nosocomio di Agrigento – con la mancanza della Tac. Nel caso della neomamma, non c’era necessità, fin dai primi malesseri, di ricorrere alla Tac. Quando c’è stata l’esigenza clinica, è stata trasferita a Canicattì, tappa intermedia verso Caltanissetta dove è ricoverata. Nel caso del 65/enne di Favara morto all’alba di ieri, s’è trattato di una emergenza cardiochirurgica e in accordo coi colleghi del Civico, prima abbiamo fatto una diagnosi con ecografia transesofagea, mentre l’angiotac avrebbe dovuto farsi direttamente a Palermo”.

Sulla Tac, rotta dal 23 dicembre scorso, è stato spiegato che “i pezzi guasti saranno montati il sette gennaio. Per la seconda Tac – ha concluso Zammuto – c’è già una gara d’appalto esitata ed entro pochissimi mesi sarà in funzione”.

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