Il cadavere di un uomo di origine cinese, con colpi di arma da taglio al collo e al volto, è stato trovato in una casa di via Gora del Pero, al Macrolotto di Prato, zona ad alta densità di popolazione cinese, non lontano dal capannone dove il primo dicembre morirono sette operai cinesi.
Secondo le prime ricostruzioni degli agenti della scientifica, i colpi sul collo e sul volto del cinese, presumibilmente sulla cinquantina, sarebbero compatibili con un’accetta o con una mannaia. A dare l’allarme è stato il nipote della vittima che ha raccontato di non aver sentito lo zio per tutta la mattina, poi, preoccupato si è recato nella casa di via Gora del Pero e ha chiamato i vigili del fuoco per far buttare giù la porta. Lì la macabra scoperta.
Secondo la testimonianza di una donna che dichiara di avere una proprietà in zona, la casa sarebbe una sorta di ufficio di rappresentanza e non avrebbe nulla a che fare con la fabbrica adiacente.