Sherlock vive. Lo sapevamo, ma vedere Benedict Cumberbacht sprezzante e sorridente rincorrere il suo Watson, il bravissimo Martin Freeman, ha fatto battere il cuore dei fan. La serie tv cult della Bbc è tornata la notte dell’1 gennaio e ha battuto ogni record.
9,2 milioni di spettatori incollati alla televisione per la season premier della terza stagione: la “resurrezione” del modernissimo Sherlock non poteva passare inosservata.
Così come non è passato in sordina il ruolo di Mark Gatiss, ideatore della serie e interprete di Mycroft, il fratello “importante” di Sherlock che tiene in mano l’intelligence della Gran Bretagna. È proprio lui che riporta Sherlock “in vita”, in quella Londra da “respirare” che il maestro della deduzione sognava.
Una puntata piena di retroscena, di ironia profondamente inglese e di bellezza visiva: dalla fotografia alla ripresa, ancora “Sherlock” ha lasciato tutti a bocca aperta. Anche i fan sfegatati del personaggio che più manca, il cattivo per eccellenza, la nemesi di Sherlock: Jim Moriarty (Andrew Scott).
Ma come si è salvato l’investigatore dalla caduta dal tetto? Cos’hanno architettato lui e Mycroft alle spalle di Watson? E ancora, Watson riuscirà a sposare Mary o lo zampino del suo amico lo farà inciampare? Sono solo alcune degli interrogativi lasciati dal primo episodio da brividi di Sherlock.