“Non sono un’eroina, sono una madre che ha cercato di fare tutto il possibile, come un animale nel bosco fa di tutto per difendere i suoi cuccioli. Non è una storia con giallo, è un miracolo”. Si difende Alexia Canestrari, la mamma dei due bambini spariti con lei a Capodanno sul Monte Livata e poi ritrovati sani e salvi dopo una notte fuori, dalle illazioni di queste ultime ore.
“Non capisco gli attacchi della stampa. Bisogna cercare sempre il mostro – ha aggiunto – ma invece qui si è trattato di un vero e proprio miracolo. Con me non c’era nessuno. Non ho incontrato nessuno. Neanche un animale, nemmeno un topo. Il mio compagno ed io non avevamo litigato. Il figlio del mio compagno è come se fosse mio, non ho fatto distinzioni”.
La donna ha raccontato di essere uscita con i piccoli per esaudire il loro desiderio di fare una passeggiata nel boschetto mentre il compagno con gli altri figli erano a sciare. La donna e i bambini ad un certo punto si sono persi. “Ho seguito le impronte di una persona che aveva le ciaspole, poi ad un certo punto, anche quelle sono scomparse. Più camminavo e più i bambini erano stanchissimi, avevano i piedi bagnati, una aveva perso lo scarponcino, entrambi i guantini. Allora ci siamo fermati. Ho capito che se morivo io era finita. E allora dovevo cercare aiuto”.
“Gli elicotteri non ci vedevano – ha raccontato ancora la donna. – La scelta di lasciarli è stata drammatica. Li ho lasciati abbracciati, al sicuro e ho preferito muovermi da sola. Gli ho messo le mani nelle tasche, li ho coperti bene, li ho incastrati in quel riparo il più possibile. Gli ho messo il cappuccio”. La donna ha raccontato di non aver lasciato ai piccoli il cappotto perché aveva troppo freddo e rischiava l’assideramento e doveva correre a cercare aiuto. Alla domanda sul perché non fosse raggiungibile al telefonino ha detto che “era scarico e quindi si è spento. Eravamo andati lì per trascorrere il Capodanno in armonia, tutti insieme – ha spiegato. – È iniziato male ma è stato bellissimo vedere come, in un momento in cui tutti pensano alla festa, alle cene, a divertirsi, è stato mollato tutto per cercare i bambini e abbiamo festeggiato il primo dell’anno con un miracolo”.