Lotta all’evasione fiscale, sequestri a due ditte nel Palermitano

di Redazione

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Lotta all’evasione fiscale, sequestri a due ditte nel Palermitano

| venerdì 03 Gennaio 2014 - 11:50

La Guardia di Finanza di Palermo ha eseguito nei giorni scorsi due provvedimenti di sequestro per valori di importo equivalente alle imposte evase sulla base degli esiti di due verifiche fiscali.

Il primo provvedimento è stato eseguito dal Nucleo di polizia tributaria di Palermo ed ha riguardato un immobile e disponibilità finanziarie riconducibili ad una ditta individuale palermitana operante nel settore della gestione degli apparecchi da gioco “new slot”. Il titolare è stato denunciato per i reati di presentazione di dichiarazioni fiscali infedeli e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

L’esame della documentazione contabile e dei conti bancari sviluppato dalla Guardia di Finanza nel corso di una verifica, ha permesso di appurare che la ditta ha nascosto al fisco gran parte dei compensi ottenuti sulla raccolta delle giocate, nonché indebitamente dedotto costi non inerenti all’attività svolta o in misura superiore ai limiti spettanti. Secondo quanto emerso dagli accertamenti patrimoniali eseguiti nell’ambito della verifica il titolare della ditta avrebbe anche simulato la vendita della proprietà di un suo immobile a propri parenti, al sono fine di evitare la procedura di riscossione coattiva delle imposte.

Le imposte complessivamente evase dal 2008 al 2011, ricostruite dalla Guardia di Finanza, ammontano a oltre 1 milione e 300 mila euro. Il sequestro eseguito, che colpisce disponibilità del valore di circa 140 mila euro, garantisce il recupero di parte dei tributi evasi.

Il secondo provvedimento di sequestro è stato eseguito dai militari della Brigata della Guardia di Finanza di Carini, in esito a una complessa verifica fiscale eseguita nei confronti di un’impresa operante nel settore della commercializzazione all’ingrosso ed al dettaglio di materiale edile. Dai controlli è emersa la mancata contabilizzazione e fatturazione e quindi l’omessa dichiarazione di ricavi per oltre 1.300.000 euro ed una corrispondente evasione d’imposta pari a circa 303.000 euro, con conseguente denuncia del rappresentante legale della società per il reato di dichiarazione infedele.

 Anche in tal caso, il sequestro è stato disposto per garantire il recupero dei tributi evasi ed ha riguardato 1 immobile di civile abitazione, 4 automezzi e quote societarie.

 

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