Brutte notizie sul fronte dell‘inflazione che si attesta all’1,2 per cento nel 2013. Lo riferisce il Codacons che evidenzia come questo valore, anche se inferiore rispetto al 2012, equivale a una stangata annua pari a 257 euro per un single, a 345 euro per una famiglia di due persone e lievita fino a 419 euro per un nucleo familiare composto da tre persone e fio a 462 euro per quattro componenti.
Si tratta, secondo il Codacons, di “una tassa invisibile che, anche per un single, è superiore al beneficio massimo che ci sarà in busta paga con la riduzione del cuneo fiscale, pari a 225 euro o all’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, il cui versamento medio è stato pari a 225”.
Per la sola spesa di tutti i giorni nella media del 2013 il tasso di crescita dei prezzi dell’1,6 per cento implica una maggior spesa di 223 euro per una famiglia di 3 persone. Un aumento particolarmente grave, dato che l’aumento dei prezzi del carrello della spesa colpisce indistintamente ricchi e poveri. Sulle famiglie italiane pesano anche l’aumento dell’Iva, che nel 2014 dispiegherà tutti i suoi effetti negativi, la mini Imu da pagare entro il 24 gennaio e la futura Iuc.
Per il Codacons le misure intraprese contro la crisi non sono sufficienti per ridare capacità di spesa alle famiglie italiane, rilanciare i consumi e conseguentemente il Pil. Fino a che la riduzione delle tasse sarà sensibilmente inferiore all’aumento delle uscite degli italiani, le famiglie non riusciranno ad arrivare alla fine del mese.