Una lite familiare tra genero e suocero sarebbe alla base della sparatoria avvenuta a Messina nella notte di Capodanno. In fin di vita Angelo Chiarello, il suocero, raggiunto da una fucilata in pieno volto che gli ha spappolato l’occhio sinistro. È ricoverato al Policlinico dove è stato sottoposto ad un’operazione per estrargli dal cervello frammenti di proiettili.
Nell’altro ospedale cittadino, il Papardo, si trova invece il genero, Luca Di Napoli, raggiunto da colpi di fucile al femore e al torace: anche per lui la prognosi è riservata. Di Napoli conviveva con la figlia di Chiarello ma i rapporti fra i due pare siano stati sempre stati difficili. La notte di Capodanno la famiglia si era ritrovata, ma qualche parola di troppo ha fatto emergere vecchi rancori, che hanno scatenato la sparatoria.