L’acquisizione del 100 per cento di Chrysler ha incontrato i favori del mercato e così Fiat ha vissuto in Borsa una giornata trionfale: ha aperto con un rialzo del 12,6 per cento e ha chiuso con un rialzo del 16,4%, sfiorando i sette euro ad azione.
L’amministratore delegato dell’azienda torinese, Sergio Marchionne e il presidente, John Elkann, hanno poi voluto inviare un’email ai propri dipendenti con la quale hanno esternato la propria soddisfazione per l’accordo raggiunto. Marchionne ed Elkann parlano di “momento storico con l’inizio di un nuovo capitolo del nostro futuro. L’emozione con cui oggi vi scriviamo – si legge nella email – è quella del vedere il frutto di quattro anni e mezzo di lavoro per arrivare alla piena integrazione industriale e culturale. Siamo certi che questa emozione sia condivisa dagli oltre 300.000 di voi che nel mondo sono parte di questo storico giorno per Fiat e Chrysler”.
“Dopo un lungo negoziato con Veba (il fondo pensioni controllato dal sindacato americano dell’auto, Uaw), abbiamo raggiunto un accordo che, tramite l’acquisizione del 100% di Chrysler da parte di Fiat, consente di completare l’unione dei due gruppi sia in termini finanziari che in termini tecnici anche se di fatto questa straordinaria unione già esisteva”, si rimarca nella email di Marchionne e Elkann.
“Negli ultimi anni – prosegue la lettera – i due gruppi hanno imparato a conoscersi e a capirsi. Si sono entrambi rafforzati grazie alla condivisione di know-how ed esperienza. Si sono impegnati in un futuro comune. Fin dal primo giorno Fiat e Chrysler, ciascuna con la propria identità e tradizione, hanno condiviso know-how e risorse, progetti strategici ed obiettivi, sfide ed ambizioni. Ma soprattutto hanno condiviso lo spirito e i valori di un’organizzazione volta a distinguersi non solo per l’eccellenza dei propri prodotti ma anche in termini di impegno, integrità e trasparenza. Il risultato è stata la creazione di una casa auto globale e tra i leader del settore”.
Soddisfazione anche da parte dei sindacati con il segretario della Cisl, Massimo Bonanni che afferma: “Se oggi la Fiat è un vero gruppo globale è anche merito nostro. Spero che adesso l’opinione pubblica italiana riconosca l’errore di aver bistrattato la strategia di Marchionne e l’azione responsabile della Cisl e degli altri sindacati in questi anni difficili per il settore auto nel nostro paese ed in Europa”.
Gli fa eco Giovanni Centrella dell’Ugl: “Si tratta di una notizia positiva non solo per Fiat ma per l’intero panorama industriale italiano che in gran parte sta ancora vivendo una crisi senza precedenti ed è ben lontano dal potersi permettere una simile operazione. L’importante è che questo accordo porti nel nostro Paese più sviluppo e maggiori investimenti”.