Attesa e polemiche per l’ottavo discorso di fine anno del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il primo del suo secondo settennato. Una novità assoluta nella storia del Paese che già si trascina dietro una coda di polemiche, ancora prima che questo sia pronunciato, come di consueto, a reti unificate.
Lasciando da parte la diatriba con Beppe Grillo e il Movimento Cinque Stelle che va avanti dal momento della sua rielezione, sfociata nell’ennesima richiesta di impeachment, si è aperto anche un acceso fronte di polemiche tra Forza Italia e Ncd.
In particolare il partito di Berlusconi ha rilanciato l’invito a non ascoltare le parole di Napolitano e ad esporre invece un tricolore alla finestra. Un’iniziativa “civile dimostrazione di dissenso” si è affrettato a spiegare l’ideatore Giuseppe Moles.
Sulla stessa linea anche la Lega Nord. L’emittente Radio Padania Libera lancia la campagna “Metti il bollino rosso al discorso di Napolitano”, rifacendosi alle parole pronunciate nei giorni scorsi dal segretario del Carroccio, Matteo Salvini.
Il Nuovo Centro Destra (Ncd) ha affidato a ”L’Occidentale” la sua posizione ufficiale: “Riteniamo insopportabile che Forza Italia abbia fatto carta straccia degli impegni assunti all’atto della rielezione del presidente della Repubblica. Se l’irresponsabilità è la cifra distintiva della propria strategia politica, è troppo comodo addebitarne le conseguenze nefaste all’inquilino del Colle”.
Insieme a Ncd, a sostegno del capo dello Stato, si schiera anche il Pd: “Da Forza Italia il livore è crescente verso chi ha difeso strenuamente il buon nome del Paese all’estero divenendo nei fatti un punto di riferimento imprescindibile del nostro Paese nel mondo”, ha detto Matteo Colaninno.
Stesso discorso anche per Sel: il leader del partito Nichi Vendola, dice: “Vedrò il presidente della Repubblica, come credo la maggior parte degli italiani”.