E’ siciliano il nuovo direttore generale dell’Agenzia nazionale giovani, un organismo pubblico, dotato di autonomia organizzativa e finanziaria: si tratta di Giacomo D’Arrigo, 37 anni, originario di Nizza di Sicilia, esponente del Pd, nominato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro Kyenge.
Ma la sua nomina ha già scatenato parecchi malumori nell’ambito della politica nazionale. D’Arrigo, infatti, è uno dei grandi sostenitori del neo-segretario Pd Matteo Renzi. Secondo quanto riporta il quotidiano “Libero”, D’Arrigo avrà un compenso di 160 mila euro all’anno nonostante l’Agenzia possa far conto su una trentina di dirigenti interni.
Secondo i rumors della politica, dietro la nomina a direttore dell’Agenzia nazionale giovani c’è lo zampino del neo-segretario del Partito democratico. Poche settimane fa, infatti, D’Arrigo sembrava destinato a entrare nella nuova segreteria di Renzi, nomina non andata in porto dopo il sorpasso di Davide Faraone di cui è stato numero due all’interno della Fondazione Big Bang che riunisce i renziani di Sicilia. Insomma, una sorta di risarcimento per D’Arrigo. Da qui le accuse a Renzi, che predicherebbe bene ma razzolerebbe male.
In tempi di spending review, fa discutere l’affidamento dell’incarico a un esterno piuttosto che a un dirigente già in organico, anche perché l’esperienza politica di D’Arrigo è piuttosto limitata.