In arrivo fondi per 3 milioni di euro, previsti dalla legge di stabilità varata dal governo Letta, che potranno essere utilizzati dal consorzio dei Comuni “Calatino terra d’accoglienza” gestore del centro per richiedenti asilo (Cara) di Mineo (Catania).
A breve, inoltre, saranno create due nuove commissioni per esaminare le richieste di riconoscimento dello status di rifugiato e le zone limitrofe al Cara saranno presidiate dall’Esercito nell’ambito del progetto “Strade sicure”. Sono alcune delle iniziative che riguardano il Cara di Mineo rese note durante un incontro con i giornalisti al quale hanno partecipato il sottosegretario Giuseppe Castiglione, il portavoce in Sicilia della comunità di Sant’Egidio Emiliano Abramo e il sindaco di Mineo Anna Aloisi. Durante l’incontro è stata inoltre smentita la denuncia, attribuita a operatori della comunità di Sant’Egidio, su un presunto giro di prostituzione all’interno del centro.
“L’intervento del governo – ha detto Castiglione – è per migliorare la condizione di ospitalità nella struttura e per fare nuove politiche di integrazione che permettano di superare la fase dell’emergenza e giungere a una perfetta integrazione con il territorio. Ai migranti bisogna ridare la dignità dell’uomo”.
“Non v’è dubbio – ha aggiunto – che ci sono tanti altri argomenti da affrontare: chiederemo nei prossimi giorni al ministro Alfano un incontro urgente perché c’è un problema che riguarda i tempi per il riconoscimento dello status di rifugiato e abbiamo bisogno di nuove commissioni territoriali. Chiediamo al governo di trasferite gli ospiti in altre strutture: non deve essere superata, se non in casi eccezionali, la capienza di 3.000 ospiti, come stabilito da una convenzione tra il ministero dell’Interno, la prefettura e il consorzio di comuni”.