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Ars, si va verso l’approvazione di Bilancio e Finanziaria | ma le opposizioni bocciano i documenti e annunciano battaglia

L’Assemblea regionale siciliana sembra aver scongiurato l’esercizio provvisorio. Nella seduta odierna, l’ultima dell’anno, Bilancio e Finanziaria sono approdati a Sala d’Ercole, dopo una maratona in Commissione durata 22 ore ininterrotte. Dopo una prima sospensione della seduta, la Conferenza dei capigruppo ha deciso che la discussione dei documenti contabili riprenderà il 4 gennaio e il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato – dopo le polemiche delle opposizione – a venerdì 3 gennaio alle 16.

“Nonostante il ritardo, per motivi oggettivi, con il quale i documenti sono arrivati in Assemblea – ha affermato Giovanni Ardizzone, presidente dell’Ars – il lavoro serrato della commissione ha consentito di incardinare la manovra finanziaria in Aula entro il 31 dicembre, evitando cosi un dannoso esercizio provvisorio”.

Soddisfatto anche l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, nonostante il malumore che invece ha manifestato il presidente della Regione Rosario Crocetta. “Abbiamo rispettato i tempi e per la prima volta dopo anni abbiamo scongiurato l’esercizio provvisorio – ha detto Bianchi. – La manovra complessivamente ha tenuto, in particolare le parti su crescita, sviluppo e welfare. Abbiamo anche inserito la norma che riguarda i precari degli enti locali”.

Dure le critiche dell’opposizione:  “Il documento di stabilità (Finanziaria, n.d.r.) nega alle imprese e regala alle grandi compagnie petrolifere. I soliti favori ai soliti amici degli amici”. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars boccia la Finanziaria che si avvia alla maratona dell’Aula e che bolla come “la peggiore delle manovre possibili”.

Per il capogruppo del Partito dei siciliani-Mpa Roberto Di Mauro, addirittura, “i documenti finanziari sono pieni di cifre non attendibili, basate su provvedimenti e calcoli soltanto presunti nel rapporto fra Stato e Regione. Un bilancio falso che nasconde un buco di circa 500 milioni di euro e che di concreto ha soltanto i dati certi relativi ai danni che arrecherà ai Comuni e al sistema degli enti locali”.

Nonostante l’accordo che sembra essere stato trovato tra le forze politiche della maggioranza, dopo l’affossamento del ddl sulla proroga dei commissariamenti delle Province che aveva portato il governatore a urlare contro i franchi tiratori, il clima in Sala d’Ercole sembra non essere ancora sereno e questo potrebbe significare che l’esercizio provvisorio non è ancora del tutto scongiurato.

Maria Teresa Camarda

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Maria Teresa Camarda
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