“Stiamo bonificando la palude della Regione e la risalita è faticosa, anche perché nelle paludi si scivola e io cerco di non scivolare. Di solito ci riesco”. Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta racconta al quotidiano La Sicilia le difficoltà che affronta giorno dopo giorno nel Governo dell’Isola. E sulle dichiarazioni del vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello, secondo cui il governatore dovrebbe avere più poteri, aggiunge: “Lo Bello ha centrato il problema, perché lo statuto speciale siciliano è una bella incompiuta, non dà al presidente della Regione una maggioranza”.
“Diciamo la verità: l’Ars fa due passi avanti e uno indietro, ma una serie di riforme si stanno facendo”, continua il governatore che proprio oggi con la discussione in Aula del disegno di legge per la proroga dei commissariamenti delle nove Province siciliane rischia di vedere annullata una delle riforme più importanti, sebbene incomplete, che abbia portato avanti.
Tra le proposte di Crocetta per rendere più incisivo il governo regionale c’è il decreto presidenziale: “Sarebbe una novità importante. Anche gli assessori adesso hanno così tanta autonomia da sembrare corpi separati dalla giunta. Certo li posso cambiare, ma la parola rimpasto non mi piace. Oggi non è più il tempo delle contrattazioni, la gente ha fretta di vedere un miglioramento e non gliene frega niente della politica”.
Intanto però sulla giunta di Crocetta grava la richiesta dei partiti della sua maggioranza che hanno chiesto “un rafforzamento politico” dell’esecutivo subito dopo l’approvazione di Bilancio e Finanziaria, quindi per i primi giorni del prossimo anno.