I migranti del centro di prima accoglienza di Lampedusa finalmente stanno per essere trasferiti: la comunicazione arriva dall'”infiltrato” Khalid Choauki, deputato Pd rinchiuso da due giorni nel Cie. “Iniziano i trasferimenti da Lampedusa. Due voli e dovremmo essere riusciti finalmente a liberare il centro”, ha annunciato sul suo profilo Facebook “Grazie a chi in queste ore sta sostenendo questa nostra battaglia comune e grazie al governo per averci ascoltato! Buongiorno da Lampedusa”.
Un primo passo vinto per i diritti dei rifugiati, ma c’è ancora il problema dei 17 immigrati: alcuni sono superstiti eritrei del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre, altri sono testimoni siriani di un procedimento giudiziario contro uno scafista. Loro non potrebbero essere trasferiti, ma Chaouki annuncia l’azione del ministro della Giustizia Cancellieri.
“Il Ministero della Giustizia ha detto sì a una soluzione intermedia per consentire anche ai 17 testimoni di giustizia (7 del naufragio del 3 ottobre e 10 di quello dell’11 ottobre) ospitati nel centro d’accoglienza di Lampedusa, di lasciare il Cpa per essere trasferiti in un altra struttura dell’isola. Adesso si attende l’ok del Viminale”. L’ha detto Khalid Choauki, il parlamentare del Pd che da due giorni è barricato nel centro d’accoglienza. “Resto qui – ha aggiunto – in attesa del sì del Ministero dell’Interno”.
Il Cie di Lampedusa però potrebbe svuotarsi per la vigilia di Natale e la svolta è arrivata dopo le immagini choc del video mandato in onda dal Tg2 in cui si vedevano i profughi “disinfettati” nel cortile del centro. Immagini forti che hanno scosso l’opinione pubblica e anche i politici, a partire dal ministro Alfano.
Proprio il vicepremier aveva annunciato la rescissione del contratto unilaterale con “Lampedusa accoglienza”, ma il neo amministratore subentrato a Cono Galipò ha affermato di non sapere nulla di un provvedimento formale riguardo la vicenda. Legacoop Sicilia poi si difende, ricordando di avere chiesto degli interventi alla prefettura, senza ottenere risposte.