Maria Aliokhina, una delle Pussy Riot detenute in prigione, è stata scarcerata questa mattina a seguito dei provvedimenti di amnistia emessi di recente dal Cremlino. La notizia è stata confermata da Piotr Verzilov, marito dell’altra attivista ancora in carcere, Nadia Tolokonnikova.
“Alle 9:10 circa (ora locale) Masha è uscita dalla colonia penale di Nizhnij Novgorod. Ora è diretta alla stazione con il suo avvocato e da lì partirà per Mosca” ha detto Verzilov. Nel corso della mattinata anche Nadia Tolokonnikova è stata scarcerata.
Insieme a Nadia, Maria stava scontando una pena di due anni di reclusione per “teppismo motivato da odio religioso”. Con altre tre compagne del gruppo punk femminista Pussy Riot, nel febbraio 2012, misero in scena una performance contro Vladimir Putin nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, con la quale si attirarono le ire del Patriarcato Ortodosso russo e dello stesso Cremlino, dove Putin si preparava a tornare per il suo terzo mandato presidenziale.
La scadenza naturale della pena era prevista per il prossimo marzo, ma l’amnistia approvata la settimana scorsa dalla Duma ha offerto loro, inaspettatamente, la possibilità di uscire con qualche mese di anticipo.