Una dèbacle su tutta la linea. Senza alibi e senza nessuna scusa. Il Catania crolla sotto i colpi di una Roma troppo più forte. Ma crolla anche mentalmente, non opponendo nessuna resistenza fisica e mentale in mancanza di quelle tatiche e tecniche.
Errori grossolani, gol concessi in maniera quasi dilettantesca, insomma un disastro su tutta la linea. La pausa natalizia dovrà servire alla società per cercare di riporendere le redini di una stagione che sta scivolando via malamente.
Di contro la Roma si esprime in tutto il suo splendore, infierendo sportivamente sui resti di quel bel Catania che fu la scorsa stagione. Due volte Benatia, Destro e Gervinho firmano un 4-0 che ai tifosi etnei ricorda un po’ quel 7-0 del 2006/2007 nella stagione del ritorno in serie A.
E se i giallorossi non fossero stati un po’ imprecisi il passivo sarebbe potuto essere molto simile.
La Roma sceglie la spregiudicatezza e schiera quattro punte sin dall’inizio. Destro centrale, Totti leggermente alle sue spalle, Gervinho e Ljajic sulle fasce. Garcia sceglie uno schieramento iper-offensivo per chiudere alla meglio il 2013.
De Canio invece non rinuncia al classico 4-3-3, ormai marchio di fabbrica del Catania. Bergessio rimane ancora una volta in panchina, probabilmente reputato non al meglio. Al suo posto Leto vista la nuova mancata convocazione di Maxi Lopez. Tante assenze, soprattutto a centrocampo, mentre in difesa ecco Peruzzi dal primo minuto con Frison di nuovo titolare.
La partita inizia con ritmi abbastanza blandi. Il Catania tiene bene il campoe concede poco. Giusto un paio di cross, di Maicon e Ljajic, mentre i rossazzurri si fanno vedere con un tiro da fuori di Guarente finito altissimo. Al 18′ ci prova Ljajic ma il suo tiro non impensierisce Frison.
Il vantaggio della Roma arriva un minuto dopo su azione di calcio d’angolo. Batte Totti, torre di Destro e Benatia si fa trovare pronto alla deviazione decisiva. terzo gol in campionato per l’ex difensore dell’Udinese.
Questa rete spinge la Roma a osare di più. E infatti i giallorossi vanno subito vicini al raddoppio con Destro che supera un difensore e scocca un tiro che Frison devia con la punta delle dita.
Successivamente ci prova Gervinho che raccoglie una sponda di destro ma non crea grattacapi a Frison. Il Catania dopo un inizio di screto sparisce completamente dal campo e fa pervenire un pallone dalle parti di De Sanctis solo alla mezz’ora con un cross senza pretese di Alvarez dalla sinistra.
Una timida parentesi in mezzo a un profluvio di azioni dei padroni di casa. Pjanic ci prova da lontano ma la precisione non c’è. Il Catania è veramente poca cosa e non riesce a imbastire un’azione degna di nota.
Al 39′ Rolin sta quasi per regalare un altro gol ai giallorossi su un cross di Maicon deviato pericolosamente verso la porta di Frison.
Il secondo tempo riprende con il Catania che manda in campo Biraghi al posto di Peruzzi. Torna così a destra Alvarez, adattatosi a fare il terzino sinistro nel primo tempo.
La Roma riparte lì dove aveva lasciato con Totti che lascia partire un tiro cross dopo pochi secondi sul quale Ljajic non riesce ad arrivare per la deviazione decisiva. Subito dopo si fa vedere il Catania. Castro se ne va con un tocco di mano definito involontario e serve Biraghi sulla sinistra. perfetto il cross in mezzo ma Castan è più veloce e anticipa tutti.
Fantastica l’azione che si sviluppa al 52′ con Maicon che parte sulla fascia, triangola con Totti, arriva al limite destro dell’area di rigore e serve nuovamente il capitano giallorosso che svirgola malamente quello che è parso un calcio di rigore in movimento.
Pochi secondi dopo ancora un’incertezza di Rolin che consegna un pallone a Gervinho ma l’ivoriano si perde nei suoi tentativi di dribbling. Sul pallone messo fuori dalla difesa arriva Dodò di gran carriera che lascia partire un bolide di sinistro che finisce molto largo alla destra di Frison.
Il portiere etneo la combina davvero grossa al 55′ quando su un cross di Maicon chiama il pallone a Rolin, evitando l’intervento del difensore. Peccato che se lo lasci sfuggire malamente facendolo carambolare sul malcapitato uruguayano. Sulla palla impazzita si avventa Destro che ringrazia per il generoso regalo di Natale e mette in rete il 2-0.
Tre reti in tre partite per il centravanti a lungo fuori per infortunio. Garcia decide di tributargli la giusta standing ovation dell’Olimpico sostituendolo con Taddei.
Il Catania sembra lasciarsi andare anche psicologicamente e incassa anche il 3-0, ancora una volta con Benatia. Il marocchino è bravo ad avventarsi di testa in tuffo su una punizione dalla trequarti destra di Ljajic.
Dopo l’uno-due giallorosso il Catania è come un pugile alle corde e De Canio decide che è il momento di mandare in campo Bergessio. Fuori l’evanescente Castro con Leto che si sposta a destra e Barrientos a sinistra.
Alla Roma manca solo il gol del suo capitano e i compagni provano a farlo segnare. Al 66′ Totti ci prova con un bel sinistro a giro dopo un bel passaggio di Maicon, palla di poco a lato.
Le azioni dei padroni di casa arrivano adesso in maniera torrenziale. Totti lancia Gervinho nello spazio ma l’ivoriano si fa recuperare da Legrottaglie che evita così un più che probabile 4-0.
Il Catania è già da un pezzo negli spogliatoi. I giocatori smettono di contrastare, si lasciano prendere d’infilata quasi come dei dilettanti. E se non capitolano lo devono solo all’imprecisione degli attaccanti avversari. Come ad esempio al 76′ quando Totti ha l’occasione buona per tornare alla rete ma si fa deviare il tiro da Frison.
L’impossibile però accade con Gervinho che a porta completamente spalancata e portiere a terra riesce nell’impresa di centrare il palo. L’ivoriano a divorarsi gol incredibili anche due minuti dopo quando non concretizza un ottimo pallone servitogli da Totti.
Ma per la legge dei grandi numeri anche lui arriva a mettere la sua firma all’80’. Pallone in mezzo di Ljajic, Gervinho è solo a centro area, la colpisce sporca sull’uscita di Frison e riesce a metterla alle spalle del portiere etneo.
Garcia concede qualche minuto anche al piccolo gioiellino della Primavera Filippo Ricci, entrato al posto di Francesco Totti. Ma di lì in poi è solo accademia in attesa del fischio finale.
TABELLINO
ROMA (4-2-4): De Sanctis sv; Maicon 6,5, Benatia 7,5, Castan 6, Dodò 6; Bradley 6, Pjanic 6,5 (81′ Florenzi sv); Gervinho 6, Destro 6,5 (56′ Taddei 6), Totti 6,5 (86′ Ricci sv), Ljajic 7. A disposizione: Lobont, Skorupski, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Torosidis, Taddei, Marquinho, Florenzi, Ricci, Di Mariano, Mazzitelli. Allenatore: Rudi Garcia.
CATANIA (4-3-3): Frison 4; Peruzzi 5,5 (46′ Biraghi 5,5), Legrottaglie 5, Rolin 4,5, Alvarez 5,5; Izco 5, Guarente 5, Plasil 5; Barrientos 5, Leto 5 (67′ Monzon 5,5), Castro 5 (60′ Bergessio 5). A disposizione: Andujar, Ficara, Capuano, Monzon, Freire, Keko, Boateng. Allenatore: Luigi De Canio.
Arbitro: Gervasoni
Reti: 19′, 59′ Benatia, 55′ Destro, 80′ Gervinho