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Tangenti a Palermo, cinque arresti /I NOMI | In manette anche tre militari della Guardia di Finanza

Cinque persone sono state arrestate a Palermo nell’ambito di un’inchiesta per tangenti. In manette, anche tre militari della Guardia di Finanza. Avrebbero simulato presunte irregolarità emerse durante controlli fiscali e minacciato un imprenditore e un professionista di multarli se non avessero dato loro denaro. I reati contestati sono tentativo di concussione, induzione alla corruzione e corruzione. 

I finanzieri arrestati sono Tobia Imparato, 43 anni, in servizio nel settore Navale, Felice Monterosso, 44 anni, addetto gli uffici amministrativi e Ferdinando Rinaldo, 49 anni, a cui sono stati concessi i domiciliari. Arrestati anche Gabriele Specchiarello, 39 anni, impiegato in un esercizio commerciale e Silvio Greco, 46 anni, artigiano.

L’inchiesta è scattata a maggio scorso. Un imprenditore e un professionista si sono presentati al comando della Guardia di Finanza e hanno raccontato di avere subito un anomalo controllo fiscale. Hanno riferito, inoltre, di essere stati avvicinati da un vetraio, Silvio Greco, originario di Agrigento e da Gabriele Specchiarello, impiegato presso una ditta.

Entrambi sono stati arrestati. I due gli avevano anticipato che da lì a poco sarebbe potuto arrivare un controllo fiscale che avrebbe portato a guai seri, ma li avrebbero rassicurati che c’era la possibilità di mettere tutto a posto. Per rendere tutto credibile dopo qualche giorno dalle vittime si sono presentati i tre finanzieri: Ferdinando Rinaldo, Felice Monterosso e Tobia Imparato, che avrebbero messo in scena – si legge nella misura cautelare – “un finto e approssimativo controllo fiscale”. Poi le tre fiamme gialle avrebbero confermato che ci sarebbe stata la possibilità di sistemare tutto.

Il comando provinciale della Finanza, a cui le vittime si sono rivolte, ha fatto presentare loro la denuncia e sono scattate le indagini coordinate dall’aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Alessandro Picchi. Gli stessi finanzieri hanno immediatamente accertato che i tre colleghi, poi arrestati, non erano addetti alle verifiche fiscali, Rinaldo e Monterosso sono impiegati amministrativi, mentre Imparato lavora al settore Navale. L’inchiesta è stata condotta grazie a intercettazioni e pedinamenti.

Nel corso dell’indagine sono stati accertati anche altri altri episodi di corruzione. Sempre con lo stesso metodo Greco e Specchiarello e i tre finanzieri avrebbero chiesto e ottenuto dal titolare di un distributore di benzina di Carini soldi e benzina gratis. La vittima, che non aveva regolare autorizzazione per esercitare l’attività, ha subito il ricatto.

L’impianto, però, poco dopo, è sequestrato questa volta nel corso di un vero controllo della Finanza e il titolare denunciato. Le vittime della banda sarebbero state diverse: tra loro anche alcuni pescatori di Isola delle Femmine che avrebbero consegnato ai militari arrestati pesce pregiato e soldi. In cambio venivano in anticipo dei controlli delle motovedette della Guardia di Finanza.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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  • salve io direi difare una corretta ricerca e indagando sul qualssiasi perssona quelli importanti e quelli meno importanti perche ce' troppo vergogna ce' unitalia offesa in tutti isettori e' bisogna fare piazza pulita togliere il fango. e' indagare sui militari quando intervengono neicasi di contranesto con leperssone dellostesso condominio che dichiarano dei falssita per coprire amici ko' colleghi infangando lonestita delle perssone avendochiesto sempre legalita anche in Procura senza ottenere mai nulla

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