Scoppia un altro scandalo alla Regione Abruzzo: un contratto di lavoro che imponeva alla segretaria di fare sesso una volta alla settimana con il suo titolare. Lo scandalo che ha avuto come protagonista l’assessore alla Cultura Luigi De Fanis, arrestato per truffa aggravata e peculato, adesso si arricchisce di un nuovo retroscena. Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Repubblica”, Luigi De Fanis pretendeva rapporti sessuali dalla sua segretaria e questo avveniva in cambio di 36 mila euro all’anno. Il contratto stipulato tra la segretaria di De Fanis e lo stesso assessore era tenuto dalla donna nella sua abitazione.
Durante una perquisizione nella casa della donna gli agenti della polizia giudiziaria della Procura di Pescara hanno trovato il contratto. Infatti, anche la donna era stata arrestata con l’accusa di essere complice dell’assessore nella richiesta di mazzette agli operatori locali più piccoli. La donna avrebbe confermato di avere avuto una relazione con l’assessore “Era ossessionato da me, mi ha costretto a firmare quel contratto – spiega – Io non ho potuto rifiutare. Ho avuto paura…”. I reati contestati a novembre nei confronti di De Fanis, la sua segretaria e due dipendenti della Regione Abruzzo sono di concussione, truffa aggravata e peculato.