“Non si possono mischiare gli estremisti con le persone che si alzano alle 4 di mattina e o non hanno un lavoro o se ce l’hanno non guadagnano, oppure hanno chiuso la propria attività o hanno perso il lavoro”. Sono queste le ragioni, secondo Mariano Ferro, uno dei leader del movimento 9 dicembre, per cui la manifestazione di ieri a Roma è stata un flop.
“È andata male ma era prevedibile. Le rabbie sono uguali – ha aggiunto – ma quando si mischiano persone che non c’entrano nulla occorre dissociarsi obbligatoriamente”. La gente che protesta per il proprio lavoro “non c’entra nulla con le frange estremistiche e, sapendo che invece era stata aperta la porta a queste organizzazioni, ha deciso di non partecipare. E dal Veneto e dalla Sicilia, per esempio, non è venuto nessuno”.
“Ma attenzione – ha concluso Ferro – non vorrei che il Governo prendesse spunto da questa scarsa partecipazione per pensare che la realtà è questa: no, la realtà è la grande partecipazione sulle strade, a Torino, nonostante anche qui l’infiltrazione dei facinorosi. Il disagio c’è, c’è tutto, e quindi credo e spero che il Governo affronti seriamente questa crisi mettendola sul tavolo. Anche se a guardare la legge di stabilità mi sembra non ci sia la volontà di risolvere i problemi e far ripartire l’economia”.