Dopo le immagini shock del centro di accoglienza di Lampedusa, mandate in onda dal Tg2, la Procura di Agrigento ha deciso di aprire un fascicolo sulla vicenda. Sotto la lente della magistratura, in particolare, il trattamento antiscabbia mostrato dalle immagini registrate da uno degli ospiti del centro in contrada Imbiacola a Lampedusa.
Il procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale, indaga sul reato di violenza privata, ma l’imputazione, per il momento, rimane a carico di ignoti. La Procura ha già chiesto alla Rai le immagini integrali del video amatoriale e di interrogare l’immigrato siriano, autore delle riprese.
E sull’apertura dell’inchiesta interviene anche il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, che si è detta molto turbata dalle immagini. “L’inchiesta avviata chiarirà ogni aspetto della questione – ha dichiarato la Guardiasigilli a Radio24 – se e come sono state eseguite le procedure. Il problema delle infezioni esiste e prima di dare un giudizio bisogna vedere le cose nel loro contesto”.
L’indignazione per le immagini per non arriva solo dall’Italia. L’Unione europea ha reagito a muso duro alle immagini del Tg2: “La nostra assistenza e sostegno alle autorità italiane nella gestione dei flussi migratori”, minaccia il commissario europeo Cecilia Malmstrom “può continuare solo se il paese garantisce condizioni umane e dignitose nel ricevimento di migranti, richiedenti asilo e rifugiati”.
La Malmstrom ha aggiunto: “Contatteremo le autorità italiane per chiedere maggiori informazioni su questi eventi e chiederemo loro di fare piena luce su quanto accaduto”. Annunciando che è già cominciata una indagine europea che riguarda “le spaventose condizioni in molti centri di detenzione italiani, Lampedusa compresa”.