Confermata in appello la condanna a 20 anni e 6 mesi per l’architetto Giuseppe Liga, accusato di essere stato il successore dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo a capo del mandamento mafioso di San Lorenzo.
La sentenza è stata emessa dalla prima sezione della Corte d’appello di Palermo, presieduta da Gianfranco Garofalo.
Ex presidente del Movimento cristiano lavoratori e bene inserito nei circoli del potere siciliano, Liga era rimasto un insospettabile fino al momento del suo arresto, il 22 marzo del 2010.
A tradirlo, un ‘pizzino’ rinvenuto nel covo dei Lo Piccolo, e che aveva dato l’input alle indagini sul suo conto, condotte con intercettazioni telefoniche e ambientali anche in video.