Arrestato stamane il consigliere regionale sardo Sisinnio Piras (Pdl) nell’ambito dell’inchiesta bis della procura di Cagliari sulle spese dei fondi assegnati ai gruppi consiliari. Al centro dell’interesse degli investigatori somme sospette per un ammontare di circa 40 mila euro. Piras è accusato di peculato.
Secondo quanto emerso dalle indagini l’esponente politico, difeso dall’avvocato Guido Manca Bitti, avrebbe usato 24 mila euro del denaro pubblico destinato all’attività istituzionale del gruppo, per organizzare presunti convegni nel centro fitness della moglie, cui vanno aggiunti poco meno di 5 mila euro andati sempre alla palestra.
Circa 8 mila euro sarebbero stati spesi in due ristoranti di Villacidro (Cagliari), dove vive il consigliere del Pdl, 900 euro per un tablet, 400 euro per una stampante e 3 mila euro che sarebbero stati riscossi da un fornitore del gruppo e poi dati a Piras.