I legali di Antonino Speziale hanno presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo del Consiglio d’Europa di Strasburgo. I difensori del giovane, uno dei due ultrà condannati per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, hanno chiesto di “condannare lo Stato italiano, per la violazione dell’articolo 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo, a corrispondere al loro assistito “almeno un milione di euro”.
“Un giovane – affermano i legali – è stato condannato per un gravissimo reato che non ha commesso, senza che vi siano delle vere prove a suo carico e ha perso la sua libertà, i suoi affetti e la sua vita rimarrà per sempre segnata da questa esperienza”.
I fatti risalgono al 2 febbraio del 2007. Raciti perse la vita a seguito degli scontri durante il derby col Palermo allo stadio Massimino.
Il ricorso è stato presentato in applicazione dell’articolo 34 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e degli articoli 45 e 47 del regolamento della Corte.