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Per dimagrire non basta contare le calorie: bisogna calcolare l’IQD

L’ultima novità in fatto di dieta è l’IQD, ovvero l’Indice di Qualità della Dieta. Secondo questo parametro non è importante quanto si mangia e, di conseguenza, quante calorie si ingeriscono durante il giorno. La differenza in fatto di peso la determina cosa si mangia.

La maggior parte delle diete si basa sul conteggio delle calorie, ma gli esperti dicono che bisogna fare più attenzione alla qualità degli alimenti che si consumano.

Zuccheri, glicidi, carboidrati e grassi saturi sono i principali nemici della forma fisica, ma se vengono mangiati insieme a verdure, fibre e cereali integrali allora il loro effetto ingrassante potrebbe essere attenuato.

L’IQD si calcola moltiplicando l’apporto di glicidi per quello degli acidi grassi saturi e il risultato va poi diviso per le fibre.

In concreto, se si ingeriscono poche calorie ma con alimenti ricchi di grassi saturi (quindi senza frutta e verdura), resta alta la probabilità di prendere peso: è stato riscontrato infatti che le persone in sovrappeso trascurano le verdure preferendo carne e formaggi.

I risultati degli scienziati sull’IQD verranno divulgati dopo ulteriori studi.

Azzurra Sichera

Chi mi conosce ha smesso di comprarmi pigiami e mi regala libri; detesto avere gli occhiali sempre sporchi; soffro di dipendenza da carboidrati; amo e odio la mia città, Palermo, così come non sopporto gli stereotipi sulla Sicilia e i siciliani; la prima cosa che faccio quando inizio un libro è leggere i ringraziamenti; amo le tazze e colleziono "L'apologia di Socrate" di Platone in tutte le lingue.

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