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Le armi chimiche di Assad sbarcano in Italia | L’ultimo passaggio prima dello smaltimento

Le armi chimiche di Assad sbarcano in Italia. Sarà usato un porto italiano “non militare” per il trasbordo delle componenti degli armamenti chimici più pericolose dell’arsenale siriano. Lo indicano fonti europee a margine del Consiglio esteri in corso a Bruxelles. Durante la riunione i ministri si sono congratulati con Emma Bonino per la disponibilità dell’Italia.

A quanto si apprende, i tempi dell’operazione sono in ritardo sulla tabella di marcia. Il piano, messo a punto da russi e americani con l’Opac, prevede che le componenti dei gas – che diventano pericolose solo quando vengono mescolate – vengano trasportate al porto siriano di Latakia.

Qui esse devono essere caricate a bordo di navi danesi e norvegesi che le trasporteranno al porto italiano, dove dovranno essere trasferite a bordo della nave statunitense ‘Cape Ray’ attrezzata con speciali apparati mobili per lo smaltimento. Le scorie del processo saranno poi trattate negli impianti delle aziende civili che hanno messo a disposizione dell’Opac le loro capacità industriali.

Redazione

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