Una strage quella che si è consumata nella regione cinese a maggioranza islamica dello Xinjiang durante un’operazione di controllo di persone considerate sospette. Durante le operazioni di fermo e arresto di alcuni cittadini cinesi connessi, secondo gli investigatori, ad organizzazioni terroristiche sarebbero esplosi degli scontri a cui “la polizia ha risposto energicamente” così come riporta una nota ufficiale dele autorità locali.
Quattordici assalitori delle forze dell’ordine sono stati uccisi da proiettili, ma hanno perso la vita anche due agenti che facevano parte della squadra di controllo. A riportare la notizia il sito di informazione controllato dalle autorità www.ts.cn. Secondo il sito di informazione i “poliziotti stavano arrestando alcuni sospetti di terrorismo in un villaggio della provincia di Kashar, ma una folla di malviventi armata di coltelli ed esplosivi li ha attaccati”.
L’operazione è connessa alle indagini dell’attentato compiuto il 28 ottobre scorso a Pechino da alcuni estremisti proveniente proprio dalla regione dello Xinjiang.