L’assoluzione della Valenti e gli stipendi “lordi” dei deputati | Il rigore di Barbanera e le nomine della Borsellino ai beni culturali

di Satyricus

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L’assoluzione della Valenti e gli stipendi “lordi” dei deputati | Il rigore di Barbanera e le nomine della Borsellino ai beni culturali

| domenica 15 Dicembre 2013 - 07:53

L’assessore regionale alle Autonomie Locali Patrizia Valenti (voto 7,5), considerata una delle figure amministrativamente più competenti della Giunta Crocetta, è stata assolta martedì con la formula più gratificante per un imputato: “Perché il fatto non sussiste”. “Carte alla mano abbiamo dimostrato la nostra estraneità ai fatti”, ha commentato l’avvocato difensore.

Non possiamo che essere contenti per la Valenti anche perché l’accusa era oggettivamente infamante. Sembra – secondo quanto riferito ai giudici da un anonimo delatore – che da quell’assessorato, negli ultimi otto mesi, fossero stati esitati provvedimenti sensati e delibere utili per il bene della Sicilia. I giudici hanno fatto chiarezza…

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Dalle cronache della stampa apprendiamo che i Palazzi del potere sono stati assediati da manifestanti di ogni genere. Sembrava una massiccia forma di protesta – peraltro immotivata, visto come vanno bene le cose in Sicilia – e invece i leader delle associazioni sindacali hanno chiarito i motivi, i lavoratori (ormai quasi tutti sono ex lavoratori) hanno voluto fare una colletta in favore dei parlamentari siciliani che – dopo il canonico anno di ritardo – hanno tagliato i propri emolumenti: da gennaio “solo” 11.100 euro al mese. Lordi, si sono affrettati a precisare i politici: lordi, hanno confermato tutti, nel senso di ingrasciati.

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Fantastico paese, l’Italia (voto 2, di incoraggiamento). In piena svolta politica, in piena crisi economica, in piena tensione sindacale, davanti a una manifestazione come quella dei Forconi che ha bloccato l’Italia si perdono ore e fiumi d’inchiostro per stabilire se hanno fatto bene i poliziotti a togliersi i caschi. Quando cammino in motorino e la polizia mi ferma perchè non ho il casco (voto 2) mica fanno un referendum per sapere se farmi la multa…

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L’eroe della settimana si chiama Luigi Barbanera. Martedì scorso questo coraggioso assistente di polizia penitenziaria, ha salvato un bambino che è precipitato dal secondo piano di una palazzina di Cantù, riuscendo a salvarlo da morte sicura. Il suo gesto (voto 10) è stato applaudito in diretta, è stato il finale più bello di un quarto d’ora drammatico e può perfino fare sorridere la dichiarazione che Barbanera avrebbe fatto dopo il drammatico episodio. “Ho fatto tesoro della mia esperienza di portiere di calcetto”. Cos’era, un calcio di rigore?

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Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini (voto 7 come media dei dieci anni in rosa) è tornato a parlare con i giornalisti dopo aver superato qualche problema di salute. Si è subito creato un equivoco: i giornalisti hanno capito che il Palermo voleva Lodi (con la maiuscola) mentre in realtà era Zamparini che voleva lodi (con la minuscola) in un rigurgito di edonismo. Difatti il centrocampista, ex Catania, non ci pensa nemmeno. Zamparini ha poi divertito gli astanti ipotizzando la possibilità che N’Goyi (voto 5) possa sostituire a centrocampo Bacinovic (voto 5); poi per tranquillizzare i tifosi ha anche detto che investirà sulle fasce. L’entusiasmo della curva è gelato pochi minuti dopo quando si è appreso che Zamparini – ormai avanti con gli anni – faceva riferimento alle celebri fasce del dott. Gibaud.

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Luca Parmitano (voto 8), l’astronauta siciliano, è ormai una celebrità. Dopo la positiva missione nello spazio è sulla bocca di tutti. Perfino il premier Letta – dopo averlo incontrato – lo ha citato nel suo discorso sulla fiducia alle Camere. I siciliani dovrebbero fargli una statua per l’affetto e la sensibilità con cui Parmitano, nel corso dei suoi sei mesi nello spazio, ha twittato splendide foto della Sicilia vista dall’alto, commuovendosi e perfino provando nostalgia. Poi è tornato sulla terra e ha ripreso contatto con i soliti problemi: pil che precipita, disoccupazione dilagante, proteste, violenza e nessuna prospettiva. Titolo: “Dalle stelle alle stalle”.

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Il professore Panzeca, docente di Scienza delle Costruzioni ad Architettura, in settimana ha dato vita a una clamorosa protesta, incatenandosi a un pilastro della Facoltà. In un primo momento gli studenti hanno pensato che fosse una presa di posizione contro i genitori per il suo nome di battesimo – si chiama Teotista (voto 3), più che un nome sembra una religione orientale – poi invece si è capito che lamentava ingiustizie e irregolarità nella assegnazione dei posti per ricercatori. Il rettore Lagalla e il Senato accademico per solidarietà hanno deciso di incatenarsi alle poltrone…

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P.S. La settimana scorsa ho scritto che l’assessore alla Sanità Lucia Borsellino (voto 5,5) avrebbe scelto i manager delle aziende sanitarie a sorteggio, in base ai numeri del Lotto. È arrivato il rimprovero del direttore (voto 10, meglio essere ruffiani): “La Borsellino – mi ha detto – è una persona seria, nominerà i manager pescando dalla lista dei migliori 76 selezionati da una commissione esterna e non farà eccezioni o favori ad alcuno”.

Ho rispetto per il direttore e faccio errata corrige ma ho anche il sospetto che ogni tanto lui si faccia dominare dall’ingenuità. Se fosse vero quello che dice, che senso avrebbe per la politica tenerla ancora nell’assessorato più importante? Non sarebbe più utile per la politica, al prossimo rimpasto, piazzare nei posti di comando un po’ di trombati della selezione e spostare la Borsellino – chessò – ai Beni Culturali? Già immaginiamo la scena delle prossime nomine: il Satiro danzante (voto 8) al Museo Riso, i putti del Serpotta (voto 8) a palazzo Abatellis ….

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