Gli utenti di Twitter non sono certo degli “yesman”. Dopo la modifica apportata al sistema il 12 dicembre per i blocchi dei follower non graditi su Twitter è esplosa la polemica dei “twitteri” che proprio non hanno digerito questa scelta. Così dopo poco meno di ventiquattro ore il social network dell’uccellino ha deciso di fare marcia indietro e tornare al “vecchio twitter”. Insomma, sembra che ancora una volta la democrazia di Twitter abbia funzionato nel modo giusto.
La decisione di Twitter era quella di “ammorbidire” il sistema di difesa contro gli utenti fake (utenti non reali creati ad hoc, ndr): in breve il nuovo meccanismo avrebbe permesso di silenziare gli utenti sgraditi, cioè scegliere di non vedere più i tweet della persona sgradita, tuttavia a questo utente bloccato la modifica nel sistema di notifiche non veniva segnalata e continuava a poter interagire con i propri tweet.
L’idea della società era nata con l’intento di diminuire le “rappresaglie” portate avanti da chi veniva eclissato, ma la nuova policy ha generato una serie enorme di proteste. “Abbiamo deciso di tornare indietro dopo aver ricevuto i feedback di molti utenti – spiega sul blog aziendale Michael Sippey, vice presidente di prodotto – non vogliamo introdurre elementi che facciano sentire gli iscritti meno sicuri. Ogni blocco precedentemente attivato è ancora effettivo», ha garantito. «Continueremo a esplorare funzioni per proteggere utenti dagli abusi e prevenire ‘rappresaglie'”.