Polemica all’interno del gruppo Mpa alla Regione Siciliana. “Prendo atto del fatto che l’onorevole Vincenzo Figuccia, a pochi mesi dalla sua elezione all’Ars grazie ai voti del Partito dei Siciliani Mpa, ha intrapreso la carriera del giramondo, cercando nuove sponde per le proprie convenienze personali”. Parole durissime quelle con cui Roberto Di Mauro, capogruppo del Partito dei Siciliani Mpa all’Assemblea Regionale Siciliana, ha dato notizia dell’espulsione di Figuccia, numero due degli autonomisti a Palazzo dei Normanni.
La reazione, oltremodo infastidita, arriva dopo la decisione da parte dei Figuccia, Vincenzo e Angelo, di abbandonare le fila autonomiste per aderire a quelle di Forza Italia. “Chiunque lo accoglierà – continua il comunicato – avrà modo di verificare che, venute meno o cambiate quelle convenienze, il girovagare ricomincerà alla ricerca di nuovi e più convenienti approdi. Non posso che augurargli buona fortuna anche se sono certo che i suoi elettori abbiano ormai capito con chi hanno a che fare e quale credibilità abbiano certi personaggi”.
Da par suo, Vincenzo Figuccia, ribatte ricordando al suo ex capogruppo di aver già comunicato in precedenza la decisione di abbandonare l’Mps. “Di Mauro, – dice il deputato – come sempre, è in ritardo. Si svegli dal suo letargo e prenda atto del fatto che mi sono già dimesso dal Gruppo parlamentare. Ne ho informato lui e il Presidente Lombardo”.
Per Figuccia “proprio la storia di Di Mauro dimostra che in politica avviene spesso che un parlamentare cambi gruppo o partito. Sono noti a tutti infatti i suoi passaggi dalla Dc, a Forza Italia, all’Udc, al Ccd e poi al Mpa, ovunque ci fosse la possibilità di posti e poltrone da parlamentare, Sindaco o assessore”.
Dello stesso avviso è Angelo Figuccia, padre di Vincenzo, anch’esso approdato a FI. “Roberto Di Mauro – dice – mi fa tenerezza. Ci dispiace che la prenda in questo modo, ma era stato informato già tre giorni fa. Lasciamo l’Mps perché troviamo anacronistica l’idea autonomista in un mondo globalizzato dove anche la Catalogna ha rinunciato alle mire separatiste”.
“La verità – prosegue Angeli Figuccia, consigliere comunale di Palermo – è che Forza Italia è la nostra destinazione naturale. Alcuni mesi fa fu proprio l’Mpa a portarci verso il Pdl per le elezioni nazionali, e questo ci ha fruttato tre siciliani in parlamento. Noi siamo state persone coerenti a dispetto dell’indecisione del partito, che ancora non sa con chi schierarsi tra Alfano e Berlusconi, forse vorranno andare con Grillo, chi lo sa?”
“Berlusconi – conclude Figuccia senior – sta creando una nuova squadra fatta di giovani e ha voluto mio figlio in prima fila a Roma in occasione della presentazione dei circoli. Vincenzo è poco più che trentenne, deve pensare a un modo nuovo di fare politica”.