Il pm Ennio Petrigni ha chiuso le indagini sul crollo di due edifici in via Bagolino che, il 17 dicembre scorso portò alla morte di quattro persone. La procura indaga su quattro persone, proprietari di porzioni dell’edificio, per omicidio colposo e disastro colposo.
Secondo la ricostruzione dei pm, uno dei due palazzi crollò per primo, franando sul corpo basso e trascinandosi dietro anche il secondo edificio. Entrambe le strutture erano state costruite negli anni quaranta e avevano due piani, poi furono alzati il terzo piano e una veranda in entrambi gli stabili.
Dall’inchiesta è emerso che i proprietari del secondo piano della prima palazzina che è crollata hanno fatto costruire il terzo livello negli anni Sessanta, chiedendo poi la sanatoria nel 1986. La veranda è stata realizzata intorno al 2009, ma qualche anno prima erano stati fatti dei lavori di ristrutturazione al secondo piano, abbattendo porzioni di muri portanti.
Le crepe che poi si formarono, a causa dell’eccessivo peso e dell’instabilità che il lavori avevano causato, non avrebbero insospettito i proprietari. Solo il condomino del primo piano, quella sera, intuì che c’erano dei movimenti strani e avvertì i vigili del fuoco. Subito vennero sgomberate le due palazzine e il corpo basso, ma quattro persone della palazzina che crollò per seconda non riuscirono a fuggire, nonostante il lavoro incessante dei pompieri che misero in salvo più di quindici persone.