Serata di Champions League dolceamara per le ultime due italiane rimaste in corsa. Al Milan basta uno 0-0 per superare il turno e guadagnare gli ottavi. Il Napoli batte l’Arsenal per 2-0 ma è tutto inutile: la contemporanea vittoria del Borussia Dortmund a Marsiglia qualifica i tedeschi per la classifica avulsa. Un’eliminazione che sa di beffa per i partenopei visti i 12 punti conquistati, gli stessi di Arsenal e Borussia Dortmund qualificati.
La vigilia di Milan-Ajax è stata funestata dagli scontri verificatisi fuori dallo stadio di San Siro che hanno portato al ferimento di sei persone, di cui cinque olandesi. Allegri ha puntato senza remore sul tridente formato da Kakà, Balotelli ed El Shaarawy. Purtroppo per lui l’espulsione di Montolivo dopo soli 22 minuti ha scompaginato completamente i piani. Nulla da eccepire sulla decisione dell’arbitro inglese Webb; il fallo di Montolivo su Poulsen è parso immediatamente gravissimo e i vari replay lo hanno confermato: piede a martello e caviglia del danese che si piega paurosamente.
Da allora in poi è stata tutta un’altra partita per il Milan che ha dovuto sostituire El Shaarawy per far posto a Poli, così da non lasciare scoperta una zona nevralgica del campo. L’Ajax, di contro, ha capito che era l’occasione buona per osare e ha cominciato subito ad alzare i ritmi con la sua proverbiale velocità.
Ma che gli olandesi non avessero timori reverenziali si era capito già dopo sei minuti con il palo centrato proprio da Poulsen. E questa è stata, fondamentalmente, l’unica vera occasione del primo tempo. Nella ripresa il copione si è ripresentato uguale ma le occasioni create dall’Ajax, nonostante la superiorità numerica, sono state abbastanza estemporanee. Abbiati ha dimostrato che l’esperienza in certe serate è fondamentale e tutta la squadra ha saputo coprire il campo ottimamente con un uomo in meno.
Il più pericoloso degli ajacidi è stato il centrocampista Klaassen. Impalpabile invece l’ex di turno, Bojan Krkic, autore di una prova incolore. Lo spagnolo sembra essersi perso del tutto ed è solo la pallida copia di quel giocatore che studiava da fenomeno.
Nel finale Allegri toglie anche Kakà per inserire Mexes. In fondo al Milan va bene così. Lo 0-0 serve per passare il turno ed evitare brutte figure. per una volta ci si può accontentare.
A Napoli i padroni di casa hanno dovuto far fronte ad assenze fondamentali come quelle di Reina e Hamsik. Wenger ha fatto riposare qualcuno (Ramsey, Wilshere, Walcott e Vermaelen), ma la formazione messa in campo è sembrata subito tutt’altro che rinunciataria.
Come era prevedibile il Napoli è partito forte ma l’Arsenal tutto ha fatto tranne che attendere. nei primi novanta minuti almeno un paio di occasioni, di Maggio e Higuain, avrebbero meritato più fortuna, ma l’appuntamento con il gol è stato solo rimandato. La ripresa si è giocata con più tatticismo. La posta in palio era troppo alta per concedere anche un minimo spiraglio agli inglesi.
La pressione azzurra si è concretizzata intorno alla mezz’ora con un sinistro preciso di Higuain dal limite dell’area. Un gol che avrebbe portato il Napoli agli ottavi, visto il contemporaneo pareggio del Borussia Dortmund a Marsiglia. Ma la rete di Grosskreutz a tre minuti dalla fine spegne i sogni di Benitez e dei suoi giocatori. In pochi minuti il Napoli avrebbe dovuto segnare altre due reti. Impresa titanica che riesce a metà, visto il bel pallonetto confezionato da Callejon a un minuto dalla fine.
Il fischio finale diventa così ancora più amaro: gli azzurri escono con 12 punti all’attivo e quattro vittorie. Segno di una sfortuna incredibile. Anche per loro l’obiettivo internazionale da febbraio si chiamerà Europa League.