In Antartide è stato battuto il record per la temperatura più bassa mai registrata sul nostro pianeta: il 10 agosto 2010 infatti su un costone del Plateau Antartico Orientale, a circa 4093 metri di altezza, il termometro del satellite Landsat 8 ha segnato – 93,2 gradi Celsius.
Il risultato è stato pubblicato in uno studio effettuato dagli scienziati del National Snow and Ice Data Center di Boulder nel Colorado, che consiste nell’analisi di 32 anni di registrazioni delle temperature nella zone comprese tra il Dome Fuji e il Dome Argus attraverso l’utilizzo di satelliti, e reso pubblico il 9 dicembre in occasione del congresso dell’Unione geofisica americana a San Francisco.
Ted Scambos, capo del gruppo degli scienziati autori della ricerca, ha spiegato il perché del raggiungimento di questa temperatura: “Quando l’aria fredda rimane bloccata in delle cavità per lungo tempo con cielo sereno e aria estremamente secca, raggiunge temperature bassissime”.
Il precedente record era stato registrato alla stazione russa di Vostok nel 1983, dove gli strumenti segnavano la temperatura di – 89,2 gradi celsius.
A proposito di Vostok però, gli scienziati russi hanno confutato questo record, evidenziando un errore nei metodi di registrazione: secondo l’OMM (Organizzazione Metereologica Mondiale) infatti, l’analisi della temperatura deve essere effettuata a 2 metri dal suolo ghiacciato in quanto vi è un differenza effettiva di circa 3-4 gradi rispetto alla superficie glaciale, scostamento ancora più elevato se il cielo è sereno e vi è poca presenza di vento.
Inoltre, proprio il 20 luglio del 1983 alle ore 17:02 UTC, giorno in cui è stato segnato li record a Vostok, la temperatura sulla superficie era di – 95,6 gradi, ma è stata fissata a – 89,2 gradi a causa della regola sopracitata dettata dall’OMM.