Che fine ha fatto Maxi Lopez? Non è il titolo di un film, è una semplice domanda che i tifosi non smettono di farsi già da un po’. Esattamente dalla stagione 2011-12, quando l’argentino era entrato di diritto nei cuori rossazzurri con diciannove gol in due stagioni e due salvezze conquistate. Dalla sostituzione nel derby contro il Palermo (18 dicembre 2011, 0-2 per il Catania), con la sua uscita in lacrime dal campo, i sostenitori del Catania continuano a chiedersi cosa sia successo a “El Rubio”.
A 29 anni, un attaccante dovrebbe essere maturo e solitamente quella è l’età che ti porta in testa a ogni gerarchia, concedendoti spesso e volentieri la maglia da titolare. Ma quando la punta di riferimento è assente e tu rimani in panchina, lasciando spazio alla riserva della riserva, allora in quel caso c’è qualcosa che non va.
La gara contro la Sampdoria poteva essere il palcoscenico perfetto per Maxi Lopez. Attaccante che sembra aver imboccato precocemente la sua fase discendente: non segna dal 9 novembre 2013 contro l’Udinese, l’unica rete realizzata in questa stagione e per di più dagli undici metri; 234 giorni dall’ultimo gol segnato, sempre su calcio di rigore, con la maglia della Sampdoria nella gara persa per 3-1 ancora contro l’Udinese.
Dopo gli esordi nel River Plate, arriva l’illusione Barcellona e il primo infortunio alle dita dei piedi. Successivamente viene parcheggiato al Maiorca dove non sorprende e “fugge” in Russia al FC Mosca, prima di ritornare al Gremio dove ritrova il sorriso e la considerazione europea, soprattutto quella del Catania che lo acquista e lo rilancia nel calcio che conta.
La voglia di una grande squadra lo porta al Milan dove una rete e un buon rendimento complessivo non convincono i dirigenti rossoneri della bontà dell’investimento. Nuovo ritorno a Catania prima di essere spedito alla Sampdoria dove quattro reti non bastano a garantirgli la riconferma. Nel frattempo si infortuna al menisco esterno ed è costretto ad operarsi.
Questo il percorso di un giocatore alla ricerca della continuità e della serenità sportiva fondamentali per ogni attaccante. Lo descrivono tutti come un ragazzo buono e gentile. La delusione con la donna del suo cuore è la goccia capace di far traboccare il vaso delle sue emozioni. Dopo cinque anni di matrimonio sua moglie, Wanda Nara, decide di lasciarlo per intraprendere una storia con il più giovane Mauro Icardi.
Così a novembre del 2013 annunciano la separazione su Twitter, come su Twitter si susseguono le dichiarazioni d’amore tra l’attaccante dell’Inter e la prorompente sudamericana. Il giovane Icardi, al quale farebbe bene una tirata d’orecchie, fino a qualche anno fa chiedeva autografo e maglia alla gallina d’oro e adesso si porta via anche la moglie, stavolta senza chiedere nulla. Una situazione che ha del tragico considerando la presenza di tre bambini piccoli.
La preoccupante condizione di classifica del Catania contribuisce a rendere ancora più travagliato il periodo attuale di Maxi Lopez. La situazione è davvero pesante e adesso l’argentino, che l’anno prossimo compirà trent’anni, dovrà capire cosa fare da grande: se ritornare quello decisivo dei derby contro il Palermo, che faceva impazzire i tifosi, o andare a svernare in qualche campionato emergente, dove ci sono meno pressioni, meno telecamere e forse meno giovani audaci come Icardi che non guardano a vincoli coniugali. Lasciandosi alle spalle rumors e pettegolezzi e magari guadagnando qualche soldo in più negli Emirati Arabi.