“La battaglia politica si fa quando c’è il congresso. Ognuno è libero di esprimere la sua opinione ma non io non parteciperò ad una dialettica legittima che ora ha altri protagonisti di un’altra generazione”. Massimo D’Alema e le parole che non ti aspetti. L’ex presidente del Consiglio, dopo la sconfitta della sua corrente nella corsa per la segreteria del Partito democratico, parla con l’agenzia Ansa del suo stato d’animo e dei suoi progetti per il futuro che non lo vedrà a capo della corrente di opposizione interna ai democratici.
“Non ho il compito di dargli direttive – spiega D’Alema in merito alla sua relazione con Gianni Cuperlo – ho fatto una battaglia congressuale a suo sostegno perché lo ritenevo il migliore candidato possibile, prendo atto del risultato. Ma non ho intenzione di animare correnti”.
Una cosa ridicola, secondo l’ex premier, quella di dare a Cuperlo delle direttive per il futuro. “Su questa vicenda – prosegue D’Alema – non ho espresso neppure pareri, Cuperlo è passato a trovarmi ieri sera dopo aver incontrato Renzi e non prima, come impropriamente scritto”. Adesso per Massimo D’Alema il futuro sarà quello di presidente di una fondazione culturale.
Nel frattempo, dopo aver raccolto i parlamentari che lo hanno sostenuto, Gianni Cuperlo assicura che rimarrà alla guida della sua area politica di riferimento ma non sembra avere intenzione di ricoprire incarichi nel Pd guidato dal sindaco di Firenze. L’assemblea del Pd quindi non vedrà alla sua presidenza lo sconfitto alle primarie Cuperlo, ma i suoi sostenitori non sono convinti e rilanciano l’idea che possa essere il presidente.