L’ex imam della moschea milanese di viale Jenner Abu Omar è stato condannato a sei anni di reclusione per il reato di associazione per delinquere con finalità di terrorismo internazionale.
A undici anni dal rapimento di Abu Omar ad opera della Cia, l’ex imam viene processato con rito abbreviato in contumacia, poiché si trova in Egitto. Prima di essere sequestrato dalla Cia, si trovava al centro di un’indagine di terrorismo internazionale della Digos.
Abu Omar fu portato in Egitto dopo il sequestro del 17 febbraio 203. Nel 2005 i pm aveva chiesto un mandato di cattura internazionale, ma l’Egitto non ha mai dato risposte.
Per il gup di Milano Stefania Donadeo, tra il 2000 e il 2003 l’ex imam faceva parte insieme ad altri 13 stranieri di un’associazione che aveva “lo scopo di compiere atti di violenza con finalità di terrorismo in Italia e all’estero”.
Dal canto suo Omar ha sempre respinto le accuse tramite i suoi legali: adesso è libero ad Alessandria d’Egitto. I legale ha affermato che dava per scontato l’esisto del progetto.