A meno di una settimana dal tragico rogo nella fabbrica tessile clandestina a Prato sono state emesse undici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di cittadini cinesi e italiani. L’accusa è di essere membri di un’associazione a delinquere dedita al rilascio di false certificazioni di residenza agli immigrati provenienti dalla Cina. Nell’operazione guidata dalla guardia di finanza è coinvolto anche un pubblico ufficiale.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, attraverso l’aiuto e la complicità del pubblico ufficiale l’organizzazione criminale era in grado di ottenere in modo illecito l’iscrizione all’anagrafe dei cittadini cinesi che non avevano i requisiti per ottenere la cittadinanza o erano clandestini. Sembrerebbe, da quanto emerso dalle indagini, che siano almeno 300 i cinesi che hanno ottenuto i loro documenti italiani attraverso questo canale illecito.
La guardia di finanza di Prato ha arrestato 8 persone, notificando 4 misure cautelari in carcere e 4 ai domiciliari, tra cui anche un addetto alle certificazioni di residenza del Comune di Prato.