Potranno presentare istanza di indennizzo gli armatori siciliani che, a seguito delle emergenze correlate al soccorso marittimo di numerosi naufraghi nelle acque di Lampedusa, hanno prestato soccorso e pertanto non hanno potuto svolgere la regolare attività di pesca. Discorso analogo per i marittimi, iscritti nei registri delle Capitanerie di Porto Siciliane, rimasti coinvolti nel corso del 2012 nei sequestri operati dalle Autorità estere nelle acque internazionali dello Stretto di Sicilia.
È stato infatti firmato dall’assessore per le Risorse Agricole e Alimentari, Dario Cartabellotta, il decreto con il quale si autorizza il Dipartimento per la Pesca a emanare l’avviso pubblico per una manifestazione di interesse.
Secondo l’assessore Cartabellotta “il Governo Regionale ha ritenuto necessario affrontare le emergenze legate all’interruzione temporanea dell’attività ordinaria di pesca per riconoscere un giusto ristoro a quanti si sono prodigati per salvare vite umane in mare e per quanti hanno visto messa a repentaglio la propria vita”.
“Un giusto ristoro – ha aggiunto Cartabellotta – per quanti si sono prodigati per salvare vite umane in mare e per quanti hanno visto messa a repentaglio la propria vita”.