Se qualcuno in estate avesse pronosticato un Lanciano-Palermo come scontro al vertice dell’attuale serie B sarebbe stato preso come minimo per pazzo. O al limite per un tifoso ottimista. I rossoneri, reduci da una stringata salvezza e con poche modifiche apportate alla rosa della scorsa stagione, sembravano destinati a un’altra annata di sofferenza. Le prime giornate hanno incoronato gli abruzzesi come squadra rivelazione del campionato, e l’attuale terzo posto a un solo punto dal Palermo, secondo in classifica, è un ottimo viatico verso una tranquilla salvezza. E magari qualcosa di più.
Sì perché ormai il Lanciano sembra averci preso gusto, e dopo 16 partite con sole 3 sconfitte e la miglior difesa del campionato (11 le reti subite), di tutto si può parlare tranne che di meteora destinata a sgonfiarsi. Vero è, come diceva Eugenio Fascetti, profondo conoscitore della categoria, che il campionato cadetto si decide intorno a marzo-aprile e che con 26 partite ancora da disputare tutto può accadere, ma sembra che il tecnico Marco Baroni abbia ormai trovato la quadra.
Squadra offensiva, visto il 4-3-3, unico modulo utilizzato, ma con giudizio, senza concedere troppo all’avversario. E difficilmente perforabile in casa dove ha solo subito tre gol in sette partite. Il Palermo dovrà quindi puntare molto sugli esterni per cercare di allargare e aprire la difesa di casa. Sulla fascia destra verrà riconfermato Stevanovic che bene ha fatto contro il Novara e ha una propensione molto più offensiva rispetto agli altri esterni destri utilizzati da Iachini. Morganella e Pisano sono sostanzialmente due terzini riadattati mentre l’ex Torino nasce proprio come ala pura.
Dall’altra parte confermato Daprelà, con il compito di aiutare maggiormente la difesa e non lasciare che rimanga in inferiorità numerica. E proprio in difesa Iachini ha i maggiori dubbi sul terzetto da mandare in campo. Muñoz, Andelkovic, Terzi e Milanovic sono tutti in ballottaggio. Tutti e quattro hanno ampie colpe nelle ultime reti subite contro Latina e Novara e il tecnico sta lavorando molto per cercare di risolvere i problemi di concentrazione del reparto arretrato, soprattutto sulle palle coperte e scoperte.
In attacco Iachini ha i problemi che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Abbondanza che aumenta i dubbi e le possibilità di scelta. Dybala, Lafferty, Hernandez, Belotti. Un attacco da prima della classe. Belotti, dopo le ultime ottime prove, dovrebbe partire titolare. Il nocciolo è cercare di capire chi mettere al suo fianco. Una punta sgusciante e veloce come Dybala, una alta, possente e capace di fare reparto come Lafferty, o un ibrido come Hernandez?
Dipende dalla gara che si vuole impostare. Molto probabile che alla fine Iachini scelga di affidarsi alla coppia Hernandez-Belotti, quella che garantisce il maggior numero di gol. Tra i pali toccherà ancora a Ujkani in attesa del pieno recupero di Sorrentino.