Si chiama vespa mandarina e da giugno semina morte in Cina: il calabrone yak-killer da settembre a oggi ha ucciso 42 persone. L’allarme è partito dallo Shaanxi, una provincia meridionale cinese: in estate le vittime degli sciami di calabroni sono state almeno 28.
In tutto adesso le vittime sono salite a 42. Lo yak-killer è un esemplare tipico della Cina, dell’India, della Corea, del Giappone e dello Sri Lanka: è lungo 5 centimetri e sembra una grossa vespa. Il suo pungiglione è altamente tossico: il veleno rischia di provocare danni ai reni, al fegato e all’apparato circolatorio.
Il veleno ci mette due ore circa ad agire: il grosso problema delle persone punte in Cina è che nelle zone rurali non esistono mezzi che possano trasportare velocemente i colpiti negli ospedali. Sono necessarie infatti cure tempestive per salvarsi.
In Europa si teme un arrivo dello yak-killer tramite il trasporto di merci e di persone. La sua diffusione nel Vecchio continente sarebbe quindi possibile, ma non è il caso di diffondere il panico: una puntura potrebbe causare grossi problemi e anche la morte, ma recandosi subito in ospedale non si andrà incontro al peggio.