Sarà discussa oggi in Prefettura a Palermo la vertenza dell’AnsaldoBreda di Carini. L’azienda ha comunicato che i 160 operai dal 7 gennaio saranno in cassa integrazione, ma i sindacati denunciano una precisa strategia del gruppo Finmeccanica per chiudere lo stabilimento del Palermitano.
“Risulta abbastanza chiara – dicono Ludovico Guercio Segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giancarlo Campagna Rsu AnsaldoBreda per la Fim – la volontà di AnsaldoBreda di svuotare lo stabilimento di Carini dai carichi di lavoro come dimostra il fatto che negli ultimi mesi non hanno partecipato a nessuna gara per le commesse. Facendo così ha forzatamente creato le condizioni di richiesta degli ammortizzatori. Noi non daremo parere positivo alla cig, ci sembra una forzatura mirata solo ad approfittare dei fondi pubblici per fare cassa”.
I sindacati sono stati convocati per discutere della vertenza AnsaldoBreda oggi alle ore 13 dal prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, in un incontro a cui parteciperà, oltre alle rappresentanze sindacali, anche l’assessore regionale alle Attività Produttive, Linda Vancheri, che ieri ha inviato una lettera al Ministero allo Sviluppo Economico per chiedere la convocazione di un tavolo nazionale.
In merito alla vicenda AnsaldoBreda di Carini, il sottosegretario Simona Vicari, senatrice del Nuovo Centrodestra, aveva annunciato l’intenzione di incontrare i vertici di Finmeccanica per evitare di svendere lo stabilimento di Carini. “Ma quale svendere! – aveva esclamato la Vicari – Fino a prova contraria Finmeccanica è una società finanziata con fondi pubblici e quindi non può fare disparità tra una zona e un’altra del territorio nazionale. Carini dovrà essere trattata come Reggio Calabria o come le altre sedi”.
Gli operai della fabbrica di Carini arriveranno a Palermo questa mattina per protestare con un sit in davanti alla sede della Prefettura. Una manifestazione per dire “No” alla cassa integrazione prevista da gennaio.