Confindustria Palermo lancia l’allarme per i 4.500 lavoratori impiegati in città presso la multinazionale di call center. L’azienda, presenta in città da 12 anni, ha registrato una sensibile flessione dell’attività e vive l’incertezza legata alle ipotesi di vendita di Alitalia. In più ha una situazione logistica penalizzante.
Per Confindustria Palermo si tratta di una vera e propria “bomba sociale”. Il paradosso è che si susseguono incontri e confronti, si aprono i tavoli, ma non arrivano le risposte concrete di cui l’impresa ha bisogno, nonostante Almaviva abbia anche manifestato la disponibilità a trasferire la sede legale in Sicilia.
“Una soluzione si può trovare. Non c’è più tempo da perdere – fanno sapere da Confindustria Palermo – . Il momento è estremamente delicato e non consente più alcun rinvio o ritardo nell’affrontare e risolvere in maniera definitiva la questione sollevata dal gruppo imprenditoriale. Urge una soluzione concreta e immediata. Altrimenti piangeremo le conseguenze di una altro caso Fiat”.
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Da anni se ne parla e da anni non si fa che ripetere le stesse cose.
Poi ci si chiede perchè siamo sottosviluppati.