La risoluzione che vincola i risparmi della spending review a un fondo che servirà per il taglio del cuneo fiscale è stata approvata dalla Commissione bilancio della Camera.
In base alla decisione, la manovra dovrebbe ridurre il cuneo fiscale di poco più di 2,5 miliardi nel 2014 e di circa 3 nei due anni successivi. Il benificio medio massimo per i lavoratori così è di 228 euro tra i 15 e i 18 mila euro di reddito lordo.
Insomma “il governo si impegna sul piano delle risorse a dare separata evidenza contabile ai risparmi di spesa ascrivibili a miglioramenti di efficienza derivanti dalla spending review”.
Il comitanto della spending review però completerà il suo programma in primavera: un fattore che non è sfuggito al ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, che in conferenza con la stampa italiana a New York ha spiegato: “È presto per dire che i fondi della spending review possano essere usati per ridurre il cuneo fiscale”.
“Ci auguriamo che ci possano essere concrete iniziative da attuare entro il 2014 ma è chiaro che non si può fare ora”, ha concluso il ministro.