La guardia di finanza di Crotone durante un’operazione antimafia denominata “Insula” ha eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia.
Agli esponenti della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto sono contestati i reati di associazione mafiosa, usura, turbativa d’asta e corruzione elettorale.
Tra le persone arrestata anche Carolina Girasole, l’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto (Kr). Tra i reati contestati c’è quello di corruzione elettorale. Secondo l’accusa, infatti, l’allora candidato sindaco avrebbe ottenuto nel 2008 i voti della cosca in cambio di favori.
Girasole era stata eletta primo cittadina alla guida di una lista civica di centrosinistra. Alle ultime elezioni politiche è stata candidata, senza essere eletta, alla Camera dei Deputati con la lista Scelta Civica con Monti. Attualmente è consigliere comunale di opposizione, dopo avere perso le elezioni la scorsa primavera sempre alla guida di una lista civica. Girasole è stata sottoposta ai domiciliari.
Coinvolto nelle indagini anche il marito dell’ex sindaco, Francesco Pugliese, ai quali viene contestata l’accusa di corruzione elettorale insieme a Pasquale e Massimo Arena, figli del boss di Isola Nicola Arena. Dalle indagini emerge che in occasione delle consultazioni elettorali amministrative del 2008 la famiglia Arena avrebbe assicurato alla Girasole su richiesta esplicita del marito Francesco Pugliese l’appoggio elettorale rivelatosi determinante per l’elezione a sindaco.
Da questo accordo – sostengono gli inquirenti – Girasole non avrebbe mai preso effettivamente le distanze. Particolarmente significativo al riguardo e’ l’atteggiamento mantenuto dal sindaco Girasole con riferimento alla gestione dei terreni confiscati alla cosca Arena già nel 2007. L’indagine evidenzia che questi terreni erano rimasti di fatto nella disponibilità degli Arena che attraverso la società agricola San Giovanni snc, partecipata dai quattro figli di Nicola Arena, avevano continuato ad occuparli e coltivarli.
C’è anche un poliziotto in servizio alla Questura di Crotone tra le tredici persone arrestate dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione contro la cosca Arena di Isola Capo Rizzuto. Il poliziotto è accusato di violazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento. Secondo le indagini, infatti, avrebbe fornito alla cosca indicazioni sullo sviluppo di alcune indagini in corso, non legate all’operazione di oggi.