Enrico Letta risponde alle aspre critiche di Olli Rehn. Il commissario UE, in un’intervista a Repubblica, era stato molto critico, scettico, sulla legge di stabilità varata dall’esecutivo italiano. Il politico finlandese, in particolare, non è convinto che gli sforzi del governo (e dei cittadini) possano essere proficui verso una riduzione del debito pubblico del Paese.
“L’Europa non può essere scettica”. Suona come un rimprovero la controbattuta del premier. “Rehn, deve essere garante dei Trattati europei, in cui la parola scetticismo non c’è” ha continuato Letta, intervenuto, a Roma, alla presentazione di un libro fotografico dell’Ansa. E il presidente del Consiglio guarda ancora una volta in avanti, verso il 2014, archiviando l’anno corrente come “di transizione”.
“Siamo sulla linea giusta – continua il premier – Il 2014 deve essere un anno di ripresa, con la crescita che non va soffocata. Lo dico a chi pensa che soffocare la ripresa sia un modo per aiutare l’Europa”.
Letta ha poi chiarito che prima di presentare i punti di programma sui quali il suo governo ha intenzione di chiedere la fiducia, vorrà sentire i leader degli schieramenti che compongono la nuova maggioranza, inclusi, ovviamente, Angelino Alfano, e colui che uscirà vincitore dalle primarie del Pd dell’8 dicembre. “Il Partito democratico – conclude il premier – avrà sicuramente un nuovo segretario, e credo che questo mi porterà a fare il punto della situazione. Sarà assolutamente della partita e non ho dubbio che sarà un motore fondamentale per rendere questo Governo più forte”.