Ddl editoria, le reazioni del mondo politico

di Redazione

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Ddl editoria, le reazioni del mondo politico

| martedì 03 Dicembre 2013 - 20:17

“Un passo importante ed assolutamente positivo verso un comparto strategico per l’economia, l’occupazione e la libera circolazione delle notizie e delle idee”. Lo afferma Totò Lentini, relatore del disegno di legge sul sostegno all’editoria commentandone l’approvazione a Sala d’Ercole. “Le piccole e medie imprese dell’informazione siciliana, centinaia di realtà diffuse su tutto il territorio, danno lavoro a migliaia fra giornalisti, tecnici ed altri operatori ed assicurano un’informazione plurale, potranno – aggiunge – finalmente beneficiare di strumenti efficaci per il risanamento e per la realizzazione di nuovi investimenti”. Per il deputato di Articolo 4: “Abbiamo varato un provvedimento che interviene senza nessuna ‘distribuzione a pioggia’ ma va, invece, ad incentivare (con prestazioni di garanzie e crediti agevolati) gli investimenti privati, tutelando rigorosamente l’occupazione e la professionalità di giornalisti ed operatori quali garanzia della qualità del servizio agli utenti”.

“Il Movimento 5 Stelle è contrario, per genesi, ad un contributo pubblico all’editoria: la stampa libera è tale solo se non è legata a finanziamenti pubblici, e in Italia ci sono molti esempi di redazioni che fanno un ottimo lavoro in assoluta libertà”. Lo dice Giancarlo Cancelleri, capogruppo del M5S all’Ars, a proposito del ddl sul sostegno all’editoria approvato oggi dall’Ars. “Nelle altre regioni d’Italia è stato dato un contributo per l’ammodernamento tecnologico in occasione del passaggio al digitale terrestre – ha aggiunto – ma questa è un’altra cosa, è un finanziamento di tutt’altra natura”. “Questa legge tra l’altro ‘premia i censori’ – conclude Cancelleri – dal momento che anche chi è stato condannato in giudicato per aver violato l’articolo 21 della Costituzione che tutela la libertà di espressione, può rientrare tra i beneficiari dei contributi: un paradosso che si commenta da solo”.

“Si tratta di una grande conquista, un allargamento della platea indispensabile che tagliava fuori le realtà locali delle province di Caltanissetta e Agrigento che non potevano raggiungere il 20% della popolazione”. Lo dice il vice presidente dell’Ars Antonio Venturino, firmatario di un emendamento approvato nella legge sul sostegno all’editoria. “La normativa precedente – ha detto Venturino – tagliava l’80% delle emittenti televisive siciliane nelle quali operano professionisti animati dalla fiammella costante della ricerca della verità” .

Si tratta di una legge importantissima, che ha visto l’impegno sinergico delle commissioni, dell’aula e del governo: tutti hanno lavorato per questo obiettivo, ora si potrà avviare la seconda fase che vedrà l’inserimento nella politica di programmazione comunitaria di questo settore che finora è sempre stato escluso”. Lo dice Linda Vancheri, assessore regionale alle Attività produttive, a proposito dell’approvazione del ddl sull’editoria. “In questa seconda fase gli interventi a supporto delle imprese di editoria, emittenti radiofoniche, televisive e agenzie di stampa, trascurate nel ddl approvato oggi, ma parte integrante della filiera, – aggiunge – privilegeranno lo sviluppo tecnologico, sappiamo bene che la comunicazione oggi è strettamente legata con la capacità di innovare i mezzi tecnologici e dobbiamo permettere alle piccole e medie imprese di mantenere alto il livello in questo senso”.

“Anche se con ritardo, la Sicilia si mette al passo e approva una legge importante per il sostegno alla libera informazione e soprattutto all’informazione locale, quella che spesso è la più vicina alla gente e che assume un ruolo centrale specie in una regione ampia e territorialmente varia come la Sicilia”, dice Giuseppe Laccoto, parlamentare regionale del Pd. “Una legge che, di fatto, è uno straordinario sostegno alla piccola e media impresa dell’informazione. La commissione Attività produttive ha lavorato bene, in sintonia con il governo e le altre forze politiche: i frutti di questo lavoro sono stati colti in aula”, aggiunge Bruno Marziano, presidente della commissione Attività produttive dell’Ars. “Un provvedimento approvato in tempi rapidi e che riguarda il settore dell’informazione, centrale nella vita dei siciliani. Adesso sarà fondamentale lavorare bene – osserva Marziano – per cogliere le opportunità offerte dai programmi comunitari”.

“Volevamo una legge più incisiva ma questa che abbiamo approvato oggi in Aula è comunque un buon inizio”. Così il presidente del gruppo del Pdl all’Ars, Nino D’Asero, commenta l’approvazione del testo riguardante la legge per l’editoria. ”I nostri interventi l’hanno comunque resa maggiormente democratica e di salvaguardia sia per le testate che potranno usufruirne a patto di possedere i giusti requisiti, – aggiunge – sia per le professionalità in esse operanti”. “Era comunque tempo di dotarsi di una legge che mettesse ordine nel campo delle testate siciliane: da quelle on line, alle radio, alle tv, alla carta stampata” conclude D’Asero.

 

 

 

 

 

 

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